Posso farcela
Aggiornamento: 9 nov 2022

Titolo originale: Good Enough Pandemia globale! Queste parole spaventose hanno cambiato la vita e i mezzi di sussistenza in tantissimi modi. Per alcuni, l'isolamento che ne deriva è intollerabile, mentre per le famiglie e i conviventi rinchiusi in casa, il tempo da trascorrere soli con se' stessi è dolorosamente perso. L'ansia domina i tanti che non sanno se avranno i mezzi per pagare l'affitto, il mutuo o il cibo. Consigli e avvertimenti medici, alcuni validi, altri no, riempiono le onde radio e i feed dei social media. Siamo tutti chiamati a essere creativi nel modo di trascorrere giorni che sembrano fondersi l'uno nell'altro. Viviamo in una società invisibile, con scaffali di alimentari spogli, viali privi di pedoni e identità nascoste dietro mascherine. Molti dei miei pazienti, come quelli di tanti miei colleghi, stavano già lottando con l'ansia, la depressione e l'angoscia esistenziale prima di COVID-19. Ora devono affrontare il peso aggiuntivo di cercare di far fronte a un mondo carico di paura, un mondo che per molti sembra sfuggire al loro controllo. Lavorare con i clienti per trovare aree della loro vita che possono ancora controllare è stato estremamente prezioso per loro. È stato utile anche insegnare alle persone esercizi di rilassamento e di respirazione, incoraggiare la connettività tramite piattaforme video, telefonate e sms, e sottolineare l'importanza dell'attività fisica. Immagino che molti di voi stiano utilizzando tecniche simili. Quello che ho notato, tuttavia, è che il focus delle sessioni è variato tra i vari clienti. Ciò che pesa di più sui miei clienti più anziani è la paura di contrarre il Coronavirus e di finire ricoverati o isolati nelle loro case. Aiutarli a capire quali membri della famiglia, amici intimi o vicini di casa fidati vorrebbero contattare e avere accanto in caso di emergenza fa parte del nostro lavoro. Ma per una manciata di altri, c'è la spaventosa consapevolezza di aver vissuto la propria vita senza un adeguato sistema di supporto. Alcuni pazienti devono ancora creare un testamento o un ordine di non-rianimazione. Per questi pazienti in particolare, i piani di fine vita non erano un argomento da affrontare con i propri cari, figuriamoci pensarci. Nelle nostre sedute abbiamo iniziato il difficile compito di lavorare sul loro disagio. Gran parte del mio studio è dedicato al lavoro con i vegani etici. Questi pazienti sono molto sensibili alle sofferenze che noi esseri umani infliggiamo agli animali non umani. Sebbene non si sia ancora giunti ad un accordo sull'effettiva origine di Covid-19 (pipistrello, pangolino o altro animale), si è abbastanza unanimi nel ritenere che abbia avuto origine in uno dei mercati di animali vivi della provincia di Wuhan, in Cina. I filmati di questi mercati all'aperto, dove diverse specie sono intrappolate in piccole gabbie o stipate in pentole d'acqua sporche, sono stati ampiamente diffusi sui social media. Vedere queste creature sofferenti, che ricordano ai miei pazienti i molti animali che vivono in condizioni miserabili nelle nostre fattorie, è stato estremamente stimolante. Inoltre, con così tante persone che sono state licenziate dal lavoro, i miei pazienti temono che la gente possa decidere di non potersi più permettere di mantenere gli animali membri della famiglia e che ricorrerà all'abbandono nei rifugi o peggio, per strada. Gli esercizi di rilassamento e di visualizzazione, così come una buona dose di sfogo, sono stati un grande obiettivo per questa popolazione di pazienti. Anche l'identificazione delle azioni che possono intraprendere per aiutare gli animali è stata fondamentale, e alcuni hanno deciso di adottare un cane, un gatto o un coniglio o di donare denaro/forniture alle molte organizzazioni animaliste che ora si trovano in gravi difficoltà. Un'altra grande parte di miei pazienti sono le persone con figli, e le preoccupazioni variano a seconda dell'età dei figli stessi. Le persone con figli più piccoli riferiscono di sentirsi sopraffatte dal fatto di dover gestire le lezioni dei figli da casa, il lavorare a distanza e occuparsi delle faccende domestiche. I clienti con figli in età universitaria hanno ora a che fare con giovani adulti che si sono abituati a prendere in mano le redini della loro vita: potranno anche essere tornati nelle camere da letto dell'infanzia, ma sono tutt'altro che desiderosi di tornare alle abitudini e alle restrizioni dell'infanzia. I genitori che stavano cominciando ad adattarsi ai loro nidi vuoti e agli spazi senza disordine si ritrovano ancora una volta gli asciugamani sparsi sul pavimento del bagno, i cesti della biancheria con mucchi di vestiti da lavare e l'assenza di privacy. Per questi pazienti, creare confini e regole di casa è stato essenziale. Ho anche sottolineato l'importanza del tempo da soli, che naturalmente è molto più facile da realizzare per chi vive in case o grandi appartamenti, dove le porte sono ormai apprezzate. Riuscire a ricavare del tempo per se' soli in spazi più piccoli è più difficile: in questi casi stabilire un programma giornaliero in cui per un determinato periodo di tempo ogni membro della famiglia non venga disturbato può essere un'alternativa. Che sia un paziente o un professionista, possiamo superare questi momenti difficili con un po' di creatività, molta pazienza e ripetendoci come un mantra "posso farcela".
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