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I germogli dell'autocompassione



Titolo originale: Seeds of Self-Compassion


"Se la vostra compassione non include voi stessi, è incompleta".

- Jack Kornfield -


La mia terapeuta era in sintonia con me. Parlava, a mio avviso, “eloquentemente come un poeta", mentre sedevo di fronte a lei, sentendomi rapita, ascoltandola, rispecchiando la sua autentica esperienza di stare con me.


Avevo una bella vita, con una famiglia stabile e felice; mio marito ed io eravamo colmi di orgoglio e felicità nel vedere la gioia nella vita del nostro bambino. Stavo dicendo quanto tenevo a ciò che avevo costruito con mio marito: una famiglia unita e amorevole, che celebrava e creava tradizioni familiari, soprattutto perché non avevo mai conosciuto quel calore e quella sicurezza da bambina. Ricevere un dono che non si è mai avuto lo rende molto più prezioso.


Mentre continuavo a parlare, notai che il viso della mia terapeuta si riempiva di tristezza e che c'erano lacrime nei suoi occhi. Ho pensato tra me e me: "Oh, deve aver avuto un'infanzia difficile" e le ho detto: "Spero che questo non ti ricordi il tuo dolore e quello che non hai avuto da bambina". Poi ho subito aggiunto: "Comunque, non voglio sentirne parlare!" Era la mia terapia, dopotutto! Essendo una persona ben sintonizzata con lo stato emotivo degli altri, non volevo sentirmi oppressa dalla responsabilità di dovermi prendere cura della mia terapeuta e dei suoi sentimenti durante quelle sedute.


Il suo volto si è ammorbidito quando mi ha spiegato che stava semplicemente riflettendo ciò che provava ascoltando la MIA storia, e che, sebbene ora avessi una vita felice, la mia storia si tingeva di tristezza e privazione per tutto ciò che mi era mancato da bambina; era questa la ragione delle sue lacrime. Ho lasciato che quello che aveva appena detto si facesse strada in me, mentre respiravo profondamente.


Sono sempre stata critica nei confronti di quella bambina infelice (la giovane me), ritenendola responsabile delle sofferenze di chi le stava intorno, e rifiutando con fervore di provare compassione per il suo stesso dolore. Entrando in connessione con la genuina compassione che la mia terapeuta provava per la giovane me, ho iniziato a provare compassione per la bambina (o meglio, per la me adolescente con la faccia infelice e arrabbiata, circondata da oscurità e nebbie) e ho permesso a me stessa di provare il dolore e la tristezza che ne derivavano.


Questa è stata un'esperienza fondamentale per me, sia nella mia crescita personale che nella mia crescita come psicoterapeuta, perché è stato allora che ho capito in prima persona che è solo coltivando l'auto-compassione che si può trovare la vera guarigione; è stato l'atteggiamento autentico e compassionevole della mia terapeuta nei miei confronti che mi ha aiutato a ritrovare la strada.


Nel mio ruolo di psicoterapeuta sono ora in grado di aiutare meglio i miei pazienti, specialmente quelli che portano il peso dell'abbandono emotivo infantile; vedo oltre la loro feroce indipendenza, oltre la loro barriera eccessivamente autosufficiente, oltre il loro sé empatico che si preoccupa profondamente degli altri, e li aiuto a capire che i loro sentimenti sono importanti e, cosa fondamentale, che anche loro sono importanti.


Copyright Psychotherapy.net LLC 2022, translated and reprinted with permission.

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